Reiki in ospedale
E’ ormai noto che Reiki affianca la terapia
convenzionale in numerosi centri ospedalieri di tutto il mondo. In molti centri
statunitensi e canadesi, Reiki è utilizzato per lo più dal personale
infermieristico e dai fisioterapisti, affiancati anche da volontari e fa parte
del curriculum formativo di queste figure professionali.
Gli operatori Reiki dello Studio Rebis, sono
lieti di comunicare che anche ad Asti, presso l’Ospedale Cardinal Massaia, dal
07/01/2008 si effettuano trattamenti Reiki su alcuni pazienti nel reparto di
Oncologia.
Si ringrazia tutto il personale ospedaliero e
la Direzione Sanitaria per la loro disponibilità, il data manager di ricerca
Marco Ceste il quale è stato un costante e valido supporto. Un grazie
particolare al Primario del reparto di Oncologia Dott. Franco Testore, la cui
umanità e apertura mentale ha reso fattibile tutto ciò.
In questo sito, per quanto possibile,
seguiremo l’evolversi di un piccolo seme che ci auguriamo si sviluppi in un
grande albero affinché possa offrire un po’ di sollievo a chi è sottoposto a
tanta sofferenza.
Siamo, inoltre, disponibili a scambi informativi con altri
centri al fine di promuovere e ampliare l’attività del Reiki in altre città
d’Italia.
GLI OPERATORI SONO LIETI DI COMUNICARE CHE il REIKI come progetto
è concluso.
DOPO
DIECI ANNI DI VOLONTARIATO IL REIKI è CONTEMPLATO COME MEDICINA COMPLEMENTARE ANCHE PRESSO L’OSPEDALE
CARDINAL MASSAIA DI ASTI
RINGRAZIAMO TUTTI I PAZIENTI CHE CON IL LORO CORAGGIO E LA
LORO DETERMINAZIONE CI HANNO INSEGNATO E TUTT’ORA CI INSEGNANO, TRAMITE LA
SOFFERENZA, IL VERO SIGNIFICATO DELLA VITA.
Grazie ancora
Gli Operatori
Reiki
Si ringraziano i medici del reparto di Oncologia Dott.
Giuseppe Parello e Dott. Enrico de Conciilis, Marco Ceste (data manager di ricerca), la Sig.ra
Barbara Guaita (assistente amministrativa del reparto) e la Sig.ra Manuela
Cazzulo (infermiera, cure palliative, del reparto), per averci onorato della
loro presenza, presso il centro, nella serata del 21 gennaio 2010, durante la
quale hanno verificato gli effetti benefici del Reiki.
Parte
del personale del reparto di Oncologia
con alcuni
Operatori del Progetto Reiki in Ospedale
Pubblichiamo una parte del libretto informativo nato in
seguito agli svariati articoli apparsi sui giornali. Con tale sintesi non
s’intende rispondere o polemizzare, ma semplicemente chiarire lo svolgersi, la
natura, l’intento e la motivazione del progetto.
LA STESURA INTEGRALE È A DISPOSIZIONE DI
TUTTI I PAZIENTI PRESSO IL REPARTO DI ONCOLOGIA.
Come nasce il progetto
Dopo essere venuti a conoscenza dell’utilizzo
del Reiki da parte di varie strutture ospedaliere nel mondo, nasceva l’idea di
introdurre il Reiki anche presso i pazienti oncologici dell’Ospedale di
Asti. Il 16 febbraio 2007, tale idea veniva proposta da parte di 12 operatori
volontari (diventati poi 21) dello Studio Rebis al Direttore della S.O.C. di
Oncologia Dott. Franco Testore, e per conoscenza al Direttore del Polo
Oncologico di Asti.
Di seguito, nel mese di marzo, tale proposta veniva
sottoposta all’attenzione del Direttore Sanitario dei PP.OO.RR,
al quale si evidenziavano e si documentavano le origini, le finalità e gli effetti attinenti al Reiki,
sottolineando che tale iniziativa non avrebbe comportato né aggravi lavorativi
per il personale né oneri economici per l’A.S.L o per il paziente.
Il Dott. Franco Testore, al fine di testare l’eventuale
beneficio della tecnica sui pazienti che volontariamente avrebbero deciso di
sperimentarla, attivava uno studio che sottoponeva al vaglio del Comitato Etico
territorialmente competente (Comitato Etico dell’Azienda ospedaliera SS.
Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria). Il Comitato Etico, il cui
ambito è la valutazione dell’eticità e della valenza scientifica degli studi, e
senza l’approvazione del quale non è possibile svolgere studi nelle strutture ospedaliere,
nell’ottobre del 2007 esprimeva il proprio parere favorevole alla conduzione
dello studio.
nel gennaio del 2008 gli operatori, dopo essersi messi in
regola con le polizze assicurative, con l’idoneità sanitaria rilasciata dal
SMLO e dopo aver avuto l’autorizzazione da parte della Direzione Sanitaria
all’utilizzo di alcune stanze libere da attività di reparto presso la SOC di
Oncologia, iniziavano la loro attività.
IN COSA CONSISTE
In seguito a preventiva valutazione clinica da
parte dell’Oncologo e benestare del Primario e dopo aver concordato l’orario,
subordinato alle terapie mediche, con il personale medico e di sorveglianza, i
pazienti che hanno espresso la volontà di poter fruire della tecnica Reiki,
come affiancamento alla terapia tradizionale, iniziano i trattamenti.
La pratica consiste in due trattamenti settimanali
intervallati, l’uno dall’altro, da un periodo di sospensione che varia da un
minimo di due giorni ad un massimo di tre.
Ad ogni paziente si sottopone, fin dal primo trattamento,
un questionario sulla qualità della vita validato EORTC (European Organisation for Research
and Treatment of Cancer), normalmente in uso presso i reparti di oncologia,
il quale sarà compilato, dal paziente stesso, ogni quattro settimane per
quattro mesi consecutivi. Lo scopo di tale strumento è valutare eventuali
variazioni nella qualità della vita dei pazienti che si sottopongono ai
trattamenti.
Non vi è nessun obbligo da parte del paziente il quale può
desistere in qualsiasi momento dal progetto inoltre, in accordo con il
responsabile degli operatori, per necessità del paziente stesso o attestazione
da parte del medico di un notevole miglioramento, i trattamenti si possono
ridurre a uno la settimana.
A conclusione dei quattro mesi, tempo sufficiente per ottenere
un dato statistico attendibile, vi sarà una valutazione conclusiva la quale
stabilirà, in percentuale, gli effetti e i miglioramenti qualitativi sulla vita
del paziente.
I trattamenti si svolgono nelle stanze assegnate, nella
penombra e con un sottofondo musicale per favorire il rilassamento.
L’operatore, dopo aver invitato il paziente a rilassarsi supino, pone le mani
su alcuni punti specifici del corpo del soggetto; le mani possono essere a
contatto oppure leggermente sollevate, dipende dai punti da trattare. Dopo aver
trattato la parte anteriore con la prima e seconda fase, si invita il paziente,
se possibile, a girarsi prono per passare alla terza fase. Al termine si offre
al paziente un bicchiere di acqua naturale onde smaltire eventuali tossine.
IL REIKI NEL MONDO
E’ ormai noto che il Reiki affianca la terapia
convenzionale in numerosi centri ospedalieri di tutto il mondo. In molti centri
statunitensi e canadesi, Reiki è utilizzato per lo più dal personale
infermieristico e dai fisioterapisti, affiancati anche da volontari e fa parte
del curriculum formativo di queste figure professionali.
Si segnalano, qui di seguito, informazioni utili
sull’utilizzo del Reiki presso alcune strutture ospedaliere nel mondo.
U.S.A.
Tucson Medical Center (TMC) – Arizona.
Dal 1995 si eseguono trattamenti Reiki ai pazienti nei
loro letti, per opera di volontari. Il Reiki si è diffuso prima in Oncologia e
poi gradualmente anche negli altri reparti.
Programma gestito da Sally Soderlund,
infermiera, Support Service Coordinator for Oncology (001 520 3242900)
Maggiori dettagli sul principale sito USA riguardante il
Reiki.
Portsmouth Regional Hospital
– New Hampshire
Reiki offerto sistematicamente come servizio per i
pazienti del reparto di Chirurgia dell’ospedale, da parte di 20 membri formati
al Reiki. Più di 400 pazienti hanno ricevuto trattamenti pre
o post operazione dal 1997 ad oggi. Programma gestito da Patricia Alandydy, infermiera, Assistand
Director of Surgical Service.
Patricia: 001 603 433 5175
Maggiori dettagli sul principale sito usa riguardante il
reiki.
California Pacific Medical
Center – North California
E’ uno dei più grandi ospedali della California. Al suo interno
usa molte medicine complementari, tra cui Reiki. Programma gestito da due
medici, Dr. Mike Cantwell e Dr. Amy Saltzman con successo: la lista di attesa è spesso sopra i
100 pazienti. I pazienti che reagiscono bene ai trattamenti di Reiki,
partecipano ad un corso di Reiki in modo da continuare ad auto- trattarsi,
liberando il personale interno all’ospedale che può così trattarne altri. Dr. Cantwell: 001 415 923 3503
Maggiori dettagli sul principale sito USA riguardante il
Reiki.
SVIZZERA
In Svizzera alcune assicurazioni e casse mutualistiche
rimborsano i trattamenti di reiki.
Group Mutuel (5,
rue du Nord 1920 Martigny Tel. 0848.803.111), gruppo
che comprende 15 assicurazioni diverse che, per brevità, non sono qui elencate.
Intras (Direction Générale 10, rue Blavignac 1227 Carouge
Tel. 022.8279292).
Swica (39, Boulevard de Grancy 1006 Losanna Tel.
02116130404)
La Caisse Vaudoise (11, rue de Carojine CP
288 1001 Losanna
Tel. 021 3482511)
Supra (35, Chemin de Primerose 1000 Losanna 3 Cour Tel.
021 6145454.
ITALIA
In Italia il Reiki viene effettuato ai pazienti secondo
tariffario del S.S.N. al Centro di Medicina Psicosomatica dell’Ospedale S.Carlo Borromeo di Milano,
all’Ospedale Versilia dell’Azienda Sanitaria della Regione Toscana ed al Policlinico
di Roma.
Vi è da segnalare inoltre la significativa esperienza del
C.O.E.S. (Centro Oncologico Ematologico Subalpino) dell’Azienda Ospedaliera San
Giovanni Battista di Torino Ospedale Molinette. Qui dal 2003 un progetto pilota
sta svolgendo un’indagine, in collaborazione con il personale medico,
sull’efficienza dei trattamenti Reiki nell’accompagnare dei malati oncologici
nel corso delle diverse fasi della malattia. Il paziente è seguito da un’equipe
composta di differenti figure professionali: un medico, uno psicologo, il
personale infermieristico, gli operatori Reiki dell’associazione Cerchio di
Luce. Il progetto sta incontrando un vasto consenso fra i pazienti e dal 2005 i
trattamenti di Reiki sono inseriti nella Guida ai servizi aziendali e territoriali
COES e sul sito ufficiale reteoncologicapiemontese.it dell’Ospedale Molinette
di Torino.
Qui di seguito uno stralcio dell’articolo, che parla dei
risultati raggiunti al termine della prima fase di sperimentazione (visto il
successo il progetto è stato rinnovato), apparso il 2 febbraio 2007 nella
cronaca di Torino di “La Repubblica”:
“(...) Dall’esperienza di altri paesi nel mondo,
[il reiki] è arrivato negli ospedali anche in Italia ed è stato sperimentato
tra i pazienti oncologici in un primo studio pilota effettuato al Coes, il centro oncologico delle Molinette. Il risultato è
a dir poco sorprendente. Il 98 per cento delle persone trattate con il Reiki ha
dichiarato di averne tratto un beneficio psicofisico.
La
sensazione descritta è di un sensibile calo dell’ansia soppiantata da un
effetto di rilassamento generale, accompagnato da una piacevole sensazione di
calore e da un notevole miglioramento dell’umore. In una piccola percentuale
(il 10 per cento) i pazienti hanno dichiarato di aver avvertito anche una
riduzione del dolore. (...)”.
Nella stessa data anche La Stampa ne ha parlato e
specifica che:
“Lo studio effettuato sull’efficacia del Reiki (...) in
integrazione alle terapie dei pazienti con neoplasie avanzate rivela che i 94
trattamenti eseguiti hanno portato beneficio nel 98% dei casi.Iil
benessere è prodotto da un effetto di rilassamento, accompagnato da una
piacevole sensazione di calore e da un notevole miglioramento dell’umore: lo
stato emotivo di tranquillità in alcuni casi si protrae anche per alcuni giorni
dopo il trattamento.
(...) Alcuni pazienti hanno riferito di aver notato un
miglioramento della qualità del sonno. (...)
Da notare che i risultati di cui sopra sono stati
raggiunti con soli quattro trattamenti di Reiki per paziente.
Si invita inoltre a consultare il PUB MED quale
sistema di consultazione banca dati della letteratura scientifica
internazionale dove vengono pubblicati i risultati di varie ricerche, alcune
delle quali sono quelle citate nel presente libretto.
COSA NON È IL REIKI
Il Reiki, come più volte citato, NON È UNA
CURA né un FARMACO, quindi non può guarire né essere utilizzato come medicina.
Reiki è la connessione tra Energia Universale
ed Energia individuale; tramite i trattamenti si attiva un processo di
disintossicazione generale e quindi una graduale e progressiva eliminazione
delle tossine, può essere un aiuto per riequilibrare il sistema nervoso e
neurovegetativo, attivando le difese naturali dell’organismo migliorando,
progressivamente, il processo metabolico del corpo.
Come base e con semplicità, ha il fine di indurre
benessere a sé e a tutti gli esseri viventi rispettandone la volontà e la
propria natura.
In sintesi, se posate le mani sul ventre dolente dei
vostri figli donate Reiki, quando vi strofinate il viso per risvegliare le
vostre coscienze sensoriali vi donate Reiki e ancora, quando sorseggiate
l’acqua pura delle fonti o vi sottoponete ai raggi del sole o respirate la
brezza marina vi inebriate di Reiki e se vi lasciate andare gioiosi allo
splendore del tramonto, nella più grande manifestazione creativa
dell’Intelligenza Cosmica, allora siete uno con la pura essenza dell’Energia
Vitale.
Niente plagio quindi.
Niente guadagno se non quello (come volontari)
di sentirsi lieti di servire.
Niente antagonismo alle terapie tradizionali; tra
l’altro non è paradossale l’antagonismo all’interno di una struttura
ospedaliera?
Niente imposizioni delle mani, ma una semplice posizione
di queste su alcune parti specifiche del corpo.
Niente invocazioni particolari, ma una semplice
interiorizzazione e attenzione sul proprio respiro al fine di porsi in uno
stato di tranquillità.
Niente ostruzionismo religioso, ma a qualsiasi
religione si appartenga, si consiglia di non cambiarla poiché può causare
confusione nella mente, anzi si stimola ad amarne il fondamento con tutto il
cuore, ad amare chi la rappresenta e soprattutto a non giudicarlo poiché, come
essere umano, sta offrendo il meglio di sé.
PER LA
SPIEGAZIONE DI COSA È IL REIKI SI RIMANDA ALLA VOCE REIKI
CHI SONO GLI OPERATORI
Si
diventa operatori in seguito a dei corsi teorico-pratici, durante i quali oltre
a conoscere i flussi energetici, loro percorso e interdipendenza con gli organi
e sistemi del corpo umano, ci si sottopone a un profondo lavoro di
consapevolezza che richiede un intenso stimolo all’evoluzione personale.
Gli operatori selezionati per il progetto, sono semplici
esseri umani con i loro problemi, le loro difficoltà che hanno scelto di
occupare una parte del loro tempo nel dare sollievo, per quanto è possibile, a
un altro essere umano. Alcuni di essi hanno già attraversato il calvario della
malattia, altri la stanno superando, quindi tramite l’esperienza possono
comprendere e partecipare con sostegno profondo a quanto è sofferenza. Tutti
hanno tratto beneficio dai trattamenti Reiki e vi garantisco che nessuno è
stato plagiato o sottoposto a strani riti o torture mentali.
Tramite un atto di volontà propria, tali operatori, hanno
scelto di intraprendere un percorso di crescita personale, attraverso il quale
hanno compreso che la malattia esiste, la sofferenza esiste, così come i
problemi personali, i quali vanno affrontanti e risolti indipendentemente dal
Reiki o da qualsiasi altra filosofia. Hanno compreso il valore della sofferenza
e l’importanza di farsi carico delle proprie responsabilità senza demandarle ad
alcuno o a qualcos’altro per paura o per comodità; da qui è nata la motivazione
ad agire per aiutare il prossimo.
Il Reiki, come principio universale, non infonde false
speranze né professa religione alcuna, ma ne rispetta, di ognuna, l’essenza
basata sull’Amore e sulla Fratellanza.
Unica richiesta, tramandata dal Dott. Mikao
Usui (colui che diede vita al Metodo Reiki), il quale
era un monaco tendai, esperto di filosofia, teologia, psicologia, arti
marziali e metodi di trattamento naturale, è quella di seguire l’etica Reiki
che si sviluppa nei cinque principi.
ANCHE PER OGGI
Non ti arrabbiare
Non ti preoccupare
Lavora con onestà
Onora ogni essere vivente
Ringrazia per tutti i doni ricevuti
Usui per i suoi alti meriti
nell’aiutare il prossimo fu insignito dell’onorificenza governativa Kun San To. Si tratta di un onore riservato a poche persone
che si sono particolarmente distinte in Giappone.
Grazie per aver letto questa breve sintesi
informativa.
Gli operatori Reiki
Presso l’Ospedale Cardinal Massaia di Asti
I TRATTAMENTI CONTINUANO TRAMITE Apistom
ASTI ONLUS - Centro di cura delle Stomie e
dell’Incontinenza – Osp. Cardinal Massaia
- Asti
e-mail: asti@apistom.it
I pazienti interessati aI TRATTAMENTI e chi
desidera aderire al volontariato può telefonare ai seguenti numeri:
sig.ra alessandra gambino – cell. 328 4331275
sig.ra maria teresa vallegra – cell. 347 2684775
LA PACE REGNI NELLA
MENTE E NEL CUORE DI TUTTI GLI ESSERI VIVENTI!
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